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Cominciamo dall'inizio..

Nel cuore verde dell'Italia, tra colline che si fondono con il cielo e borghi incantati che raccontano storie millenarie, sorge un'iniziativa che promette di far brillare ancora di più la luce dell'Umbria nel firmamento turistico nazionale ed internazionale: nasce Umbriamoci.

 

L'Associazione di promozione sociale Umbriamoci si propone il compito di celebrare e diffondere l'enogastronomia umbra, gioiello culinario spesso sottovalutato al di là dei confini regionali. Guidata da un gruppo di appassionati insegnanti e preside dell'Istituto Alberghiero di Assisi, l'associazione mira a coniugare la tradizione gastronomica umbra con l'innovazione e la sostenibilità, promuovendo i cammini lenti che consentono di scoprire la bellezza e il gusto della regione in modo autentico e rispettoso dell'ambiente.

 

Il cuore pulsante dell'azione di Umbriamoci risiede nel suo impegno a favorire l'incontro e il dialogo tra tutti gli attori della ristorazione e dell'offerta turistica ricettiva. Questo ambizioso obiettivo mira a fare emergere l'identità culinaria unica dell'Umbria, fin troppo dispersa tra tanti localismi che hanno impedito il diffondersi di una riconosciuta e riconoscibile identità culinaria persino dentro gli stessi confini regionali.

 

L’obiettivo è riunire attorno ad un tavolo i principali protagonisti dell’offerta ristorativa umbra affinché dalla loro competenza, sensibilità e cultura possano emergere i “piatti identitari” capaci di caratterizzare l’intera Regione e non solamente le sue microzone.

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La scommessa è ardua. Cosa si mangia in Umbria? La risposta dovrà diventare finalmente univoca. Ciò non vuol dire che le microzone cesseranno di caratterizzarsi con i loro piatti tipici, anzi, gli stessi verranno proposti come ulteriore ricchezza attrattiva e distinguente ma dentro la cornice di una Regione che finalmente ha elevato a piatti regionali quelli che fino a quel momento sono stati considerati prettamente territoriali. 

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Grazie alla passione e alla competenza dei suoi fondatori, l’associazione si pone come catalizzatore di idee e iniziative che possono trasformare l'Umbria in una meta turistica di eccellenza, capace di offrire esperienze autentiche e indimenticabili. Con il suo impegno nel promuovere un turismo esperienziale e sostenibile, Umbriamoci candida la regione ad essere ancor più una perla nel panorama italiano e internazionale, dove il viaggiatore diventa parte integrante della cultura e del paesaggio che visita.

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A partire dal 2025, nel mese di aprile di ogni anno, Umbriamoci si unisce con la Regione Umbria, il Comune di Assisi, Coldiretti, Federalberghi, Confcommercio, Associazione Borghi più Belli Umbria, Unpli e numerosi altri soggetti pubblici e privati per promuovere il Festival della Cucina Umbra, dei Borghi più Belli e dei Maestri Artigiani 4.0. Una vetrina meravigliosa in cui raccontare l'Umbria sotto tre aspetti:

1)         i suoi piatti più significativi che, valorizzando l'identità territoriale, possano esprimere la variegata, originale ed unica ricchezza gastronomica,

2)         i suoi borghi più belli capaci di offrire, accanto alle perle del turismo conosciute in tutto il mondo, una dimensione più intima ed emozionale; 

3)         i maestri artigiani le cui arti, dalla ceramica al legno, dal ferro alla tessitura e dal ricamo a mano all’oreficeria, affondano le origini in un lontano passato ma che ancora oggi rappresentano un giacimento di ricchezza anche lavorativa da valorizzare e rilanciare.

L’idea che i nostri ragazzi terminati i percorsi scolastici possano andare a “bottega” ad apprendere arti e mestieri è particolarmente suggestiva.

In un mondo sempre più globalizzato, l’Associazione di promozione sociale “Umbriamoci” vuole rappresentare un faro di autenticità e tradizione, un invito a rallentare e assaporare ogni istante, ogni piatto, ogni passo lungo i cammini che solcano l'Umbria, terra di storia, tradizioni, emozioni e sapori da scoprire.

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QUINDI?

VI SVELIAMO ORA  LA CARTA GASTRONOMICA DELL’UMBRIA. 

 

Ci siamo! Finalmente abbiamo la nostra Carta Gastronomica.

È il frutto di un lungo lavoro, di confronti e discussioni, di studi approfonditi, ripensamenti e accelerazioni. Ma eccola qui, pronta per essere svelata.
Siamo certi che sia la versione definitiva? No, non ne siamo affatto sicuri. Anzi, siamo sicuri del contrario.

La carta gastronomica di una Regione è un’entità vivente, destinata a evolversi e a cambiare col passare del tempo. Tuttavia, questo è un ottimo punto di partenza.

 

Questa è la Carta Gastronomica dell’Umbria, nata con l’intento di raccontare la regione attraverso i suoi piatti più rappresentativi, in ogni stagione dell’anno e in ogni angolo del territorio.

 

Ma permetteteci di raccontarvi come tutto è iniziato. Ogni Regione italiana celebra i suoi piatti tradizionali. Quasi tutte, tranne l’Umbria. Eppure, chiunque è d’accordo sul fatto che in Umbria si mangi benissimo. Alla domanda "cosa si mangia?", però, spesso si esita e, nella migliore delle ipotesi, si citano ottimi prodotti, ma raramente piatti identitari. Con un paio di eccezioni: la pasta alla norcina e la torta al testo. Quest’ultima, chiamata crescia in alcune parti della regione, è un esempio perfetto di come la terminologia possa variare pur riferendosi allo stesso delizioso prodotto.
È quindi urgente mettere i puntini sulle "i": se in Umbria si mangia bene e abbiamo prodotti straordinari, è necessario associarli a piatti specifici. Così, alla fatidica domanda "cosa si mangia in Umbria?" possiamo rispondere con sicurezza e precisione, aggiungendo che ogni zona ha le sue specialità che si sommano a questi piatti identitari. Come li abbiamo scelti? 
Tra oltre 100 piatti che qualificano la cucina regionale e rappresentano un giacimento straordinario ci siamo concentrati su quelli che sono legati
•    Alla storia e alla tradizione
•    Ai prodotti agro-alimentari territoriali (filiera corta)
•    Ai prodotti non stagionali
•    Ai prodotti reperibili per qualità e quantità in tutto il territorio regionale

Quali sono questi piatti? Ecco l’elenco dei protagonisti della nostra tavola:
Antipasti:
Coratella con torta al testo
Torta di Pasqua con salumi e formaggi umbri
Stracciata al tartufo nero
Scafata
Crostino umbro

 

Primi piatti:
Pasta alla norcina
Zuppa di lenticchie
Zuppa di farro
Strangozzi alla spoletina
Tagliatelle alla perugina
Gnocchi di patate al sugo d’oca

 

Secondi piatti:
Fricò
Tegamaccio
Piccione alla ghiotta
Parmigiana di cipolle
Agnello al forno al tartufo
Coniglio in porchetta
Grigliata mista umbra

 

Dolci:
Ciaramicola
Crescionda
Torciglione
Rocciata
Panpepato
Tozzetti

 

Intanto, prendete nota. Ora vi racconteremo i piatti, le loro storie e le loro evoluzioni. Ad ogni piatto assoceremo un borgo e un mestiere, perché vogliamo raccontare l’Umbria attraverso la sua cucina più genuina, i suoi borghi più intimi e i suoi mestieri più antichi.
 

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